Stavo giusto pensando che era un po’ che non passavo da queste parti :)
Neanche tantissimo tempo poi, appena il tempo, veramente, di accogliere la nostra terza bambina (si avete letto bene…), di veder ‘laurearsi’ la più grande al kindergarten (con la toga e tutto l’ambaradam) nonché trasformarsi in piccola orchetta mangia libri (perché lei, ormai, sa leggere!), e di accorgerci che la seconda è pure lei tutta cresciuta e non più esattamente il baby che pensavo (ma quand’è successo che è arrivata a misurare un metro a ad avere opinioni tutte sue sulle cose? bah!). Insomma, il tempo vola, Signori Miei :) Eppure qua si cucina sempre, anche se col tempo cambiano le necessità, le voglie, e le sostanze. Ai ristoranti stellati succedono i pranzi sull’erba di Central Park a base di bagels e creamcheese, le ricercate chicche gourmet si mutano in mele dal farmers market e coniglietti croccanti al sapore di cheddar (si pero sono bio eh, del resto non puoi avere in casa tre bambini e rimanere senza mele o bunny crackers…) e alle ricette esotiche succedono elaborazioni più terre-à-terre, come le polpettine cavallo di troia (voi pensate che è carne ma in realtà c’è mezzo reparto ortofrutticolo li dentro ;-) o i panini al lievito naturale per i pranzi a scuola, e via dicendo. Eppure, è sempre cucina, amore, nutrizione e piacere di condividere :)
Piuttosto, cos’è questa granola? Inanzitutto è paleo perché a base di noci, niente aveno e niente zuccheri raffinati aggiunti, sicché contiene meno carboidrati delle granole classiche (bonus!). Questa granola è stata una presenza costante – e confortante – durante gli ultimi sei mesi: ce ne sta sempre qualche barattolo sul ripiano della cucina, e la preparo almeno un paio di volte al mese. Semplicemente a casa mia la amano tutti: da incinta la mangiavo come spuntino di metà mattinata, con yogurt greco e frutti di bosco (ora invece ne afferro una manciata fra una cosa e l’altra, beati i tempi in cui c’avevo il tempo di fare tre spuntini al giorno, ha!), le mie bambine amano cospargerla sui loro yogurt alla banana, e c’è chi invece ricorre alla granola come dolce serale da sgranocchiare abbinandoci a una sana dosi di Netflix… :)
Perché questo interesse per la granola paleo: è che in una delle mie fin troppo frequenti escursioni da Whole Foods avevo trovato e acquistato una busta di Paleonola (dovete sapere che Whole Foods è molto pieno di cose buone e di nicchia – gli USA essendo molto grandi e molto ricchi ci sono nicchie mercantili a non più finire, cose che da noi purtroppo un po’ ci sogniamo – una di queste essendo la granola per gente che non vuole mangiare tanto carboidrati, e non ce n’è un tipo solo, ce ne saranno almeno cinque marchi proponendo vari tipi di granola low carb ). Dicevamo: Paleonola! Era stato un vero coup de foudre e a casa tutti appassionatamente c’eravamo messi a divorare questa paleonola così yummy e proteica, solo che c’era un piccolo dettaglio, ovvero che la bustina costa sui 10 dollari e per quanto io sia molto decisa e costante nell’aiutare Jef Besos a estendere la sua già colossale fortuna nonché il suo dominio sul mondo, alla fine della fiera iniziavo un po’ a vergognarmi dell’essere al limite di dover accendere un mutuo pur di rifornire la mia famiglia del tanto amato ed irrinunciabile granola tutto frutta secca. Quindi, ho fatto la cosa sensata, e ho googlato ‘granola paleo’. Fra le ricette che ho trovato mi è subito piaciuta la versione di The Roasted Root, che poi a furia di rifarla ogni fine settimana o quasi, ho fatta mia. Ora la granola a base di noci costicchia sempre un po’ (perché non è che la frutta secca costi poco) ma siamo ben lontani dai $10 a 400 grammi di una volta. In più, posso variare la mia granola in base ai miei moods o ispirazioni del momento: Win win! :)
Ingredienti:
anacardi 220g
gherigli di noci 120g
mandorle intere non spellate 120g
semi di girasole 60g
semi di zucca spellati 60g
noce di cocco essiccata, non zuccherata 115g
cranberries essiccati o uvetta 60g
albume 1
acqua due cucchiai
olio di noce di cocco 3 cucchiai
miele 2 cucchiai
estratto naturale di vaniglia 1 cucchiaino
cannella macinata 1 cucchiaino
sale mezzo cucchiaino
Procedimento:
1. Versare tutte le noci e i semi nel frullatore e frullare brevemente (30/40 secondi) in modo da ottenere un trito non troppo fine.
2. In una ciotola capiente, sbattere l’albume con l’acqua fino a che sia leggermente spumoso. Aggiungere l’olio, la vaniglia, la cannella e il sale, e mescolare bene. Aggiungere le noci tritate, la noce di cocco, l’uvetta o i cranberries e mescolare bene in modo che tutti gli ingredienti secchi siano conditi.
3. Versare il tutto in una teglia da forno foderata con carta da forno, e infornare a 150°C per 25 minuti. Passato questo tempo, mescolare la granola, poi infornare di nuovo per 5-10 minuti (dipende dai forno, il vostro scopo è di uìottenere una granola bella dorata, non troppo tostata/bruciata ma nemmeno troppo pallida). Sfornare, lasciar raffreddare poi mettere in vasetti non appena è del tutto fredda in modo che mantenga tutto il croccante.
NB. Chiaramente questa ricetta è estremamente versatile e si resta a ogni tipo di sostituzione. Potete sostituire una parte di noci con dei pistacchi, nocciole o pinoli, usare olio d’oliva, sostituire il miele con sciroppo d’acero, malto d’orzo o vincotto, variare le spezie (un quid di cardamomo o noce moscata ci stanno benissimo) o usare dadini di albicocca o fichi essiccati al posto dell’uvetta, insomma, adattate la granola al vostro umore o a ciò che avete in dispensa, potete persino aggiungere, dopo che è cotta e raffreddata, una manciata di gocce di cioccolato per una versione golosa… ;)
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